Venezia è stato uno dei primi festival internazionali a dare spazio ai progetti VR, con una sezione, nata nel 2017, e una location apposita sull’isola del Lazzaretto Vecchio.
Quest’anno, però, per via del Covid, Venice VR Expanded si è svolta completamente online. Lasciata la sede fisica del Lazzaretto Vecchio e approdata su Internet grazie a una innovativa piattaforma digitale realizzata con il sostegno di HTC VIVEPORT, Facebook’s Oculus, VRChat e VRrOOm.
31 sono stati progetti in concorso, più nove Best of VR (una selezione delle migliori opere internazionali, fuori concorso) e quattro progetti sviluppati dalla Biennale College Cinema – Virtual Reality. Tutti visibili su una piattaforma accessibile anche da 23 VR Lounge, in giro per il mondo (16mila gli accessi totali).
E, seppur online, non sono mancati i momenti social. Ogni giorno, infatti, i due esperti e consulenti della sezione, Liz Rosenthal e Michel Reilhac, incontrano quattro dei registi dei vari progetti. E virtuali sono anche i red carpet e i photocall ai quali i protagonisti partecipano con i loro avatar.
MID si è occupato della studio creativo e della progettazione dell’intera esperienza, studiando le dinamiche di gioco e le interazioni con Antony Vitillo(NTW) e la supervisione di Maud Clavier.